Come cambiamenti nella vita lavorativa, sostiene la professoressa Lynda Gratton della London Business School, la maggior parte di noi dovrebbe aspettarsi di avere una fase della carriera in cui ricoprire un certo incarico per un determinato periodo di tempo, tanto più che il mercato è impostato sempre più spesso per compiti da svolgere e non per tipologia di lavoro.
Kirsty Holt è stata una manager ad interim da quando ha lasciato la Barclays Bank 14 anni fa. Lavora principalmente nel settore dei servizi finanziari con la supervisione dei programmi di gestione del cambiamento, che hanno una durata che varia da un periodo di due settimane a un anno o più. I suoi ruoli sono focalizzati in ambito HR. La Holt sostiene che ognuno dovrebbe essere in grado di integrarsi bene e velocemente all’interno di un’organizzazione.
«Non fatevi nemici - dice -. Una delle cose positive dell’avere un contratto temporaneo è che non si viene coinvolti nelle questioni “politiche” dell'ufficio. Si possono dire le cose come stanno». Ma questo richiede tatto e diplomazia.
Essere indipendenti aiuta, così come aiuta possedere una disciplina che ti porta a lavorare duramente. «I clienti ti stanno pagando un bel pò e si aspettano che sformi il tuo prodotto». Il suo consiglio è quello di investire del tempo prima di partire con un nuovo progetto. La cosa più importante da fare è concordare con il cliente quali sono gli obiettivi, ciò che ritenete necessario per avere successo e ogni altro dettaglio. Il secondo consiglio è quello di acquisire velocemente familiarità con l’organizzazione e le con persone che dovranno lavorare con voi.
Paul Kincell ha lavorato come manager ad interim per 18 anni nei settori vendite, marketing e sviluppo del business, e per trovare lavoro si rivolge ad aziende come Odgers Interim. Il suo approccio ad ogni nuovo lavoro avviene in «modalità spugna gigante». Entro la prima settimana dall’inizio del contratto parla con tutti quelli con cui lavorerà, per presentarsi e per acquisire una piena comprensione di ciò che è necessario. «Fa parte del mio modo di procedere e mi dà chiarezza».
Prendersi il tempo necessario per costruire un rapporto solido con una società che si occupa di trovare lavoro ai manager ad interim in genere paga, perché sarà più probabile l’invio nel ruolo giusto, così come sarà più facile mantenere una buona rete di contatti per un lavoro futuro.
La professoressa Gratton dice che la costruzione di una rete diversificata di contatti è un fattore critico per mantenere sempre “piena” la propria pipeline lavorativa : «Non si ottengono posti di lavoro da parte degli amici, ma dagli amici degli amici».
«È necessario pensare al lavoro successivo prima di aver ottenuto il lavoro successivo», dice Kirsty Holt; che consiglia di accettare i contratti solo quando si sente di poter dare davvero un contributo. «Sono abbastanza selettiva», dice. Ed è importante essere fermi nel rifiutare nuove offerte quando avete programmato di fare una pausa tra un contratto e il successivo.
I consigli di Paul Kincell per avere successo includono l’essere disponibile verso gli altri, così da ottenere credito per il vostro lavoro. «Si impara sempre qualcosa dalle persone del tuo team e il cliente ne trae benefici, non importa quali». Inoltre occorre tenere sempre un occhio sulle possibilità che potrebbero garantire a un cliente un risparmio o un aumento della redditività prima di quanto promesso.
Il vantaggio di una carriera come manager ad interim sta nell’avere momenti di pausa nel curriculum vitae senza dare la sensazione di aver avuto fasi di attesa per un posto di lavoro. La professoressa Gratton aggiunge: «Il management ad interim sarà sempre più utile e vantaggioso».
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